Le radici cattoliche di Kerouac gli davano il peso dell’esistenza e del peccato. Scoprì il buddismo e la sua leggerezza: ogni cosa è il tutto, e il tutto è in ogni cosa, e il tutto è il nulla. Un critico importante all’uscita di ‘On the road’ disse che la strada di questi giovani asociali non avrebbe portato a nulla; è vero, era questo che cercava Kerouac, il nulla: poiché l’intero universo è illusione, e quindi non ci si deve più preoccupare di leggi né della morte: la vita nel nulla non ha più peso. Anche il critico, chiaramente, non esisteva.
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celeste,
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