Il Libro dei sogni (Jack kerouac, ai confini della realtà)
Ne Il Libro dei sogni Kerouac raccoglierà dal ’52 al ’60 in maniera disordinata e spontanea i suoi sogni, e i fili che essi avevano con la sua vita e i personaggi dei suoi romanzi. Ad attrarlo fu forse lo ‘spazio interiore’ che si rivelava nello ‘spazio esteriore’ del paesaggio-palcoscenico che fa da fondo alle passioni e illusioni umane: ‘paesaggio esteriore’ che sarà descritto da James Ballard come ‘paesaggio interiore’, sostenendo che dopo la bomba atomica non c’è più differenza tra paesaggio interiore e paesaggio esteriore: il mondo è una continuazione della nostra mente. E allora il mondo reale è così perché è un’opera di fantasia.
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