dittico Untitled verso est

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Mi piace la fantascienza “astratta” e intimista della New Wave, movimento degli anni sessanta legato alla rivista New Worlds, i cui autori principali erano J.G. Ballard e Philip K. Dick.



Credo che l'immaginazione sia vitale, permette di plasmare e fare scoperte, è davvero eccitante stupirsi nel disegnare.



Penso che dipingere sia un alibi, nel senso etimologico latino di trovarsi altrove, o più precisamente, di trovarsi contemporaneamente dentro sé (essere consapevoli di chi siamo) e in connessione con gli altri esseri viventi (essere parte di un insieme). Mi piace dissacrare, abbassare di un tono, guardare di profilo la serietà delle cose, fare uso di metafore e giochi per conoscere meglio ciò che ho di fronte.



La trottola, il jolly, l'appeso dei tarocchi sono le architetture alle quali mi appoggio come sistema di regole di contenimento, per stare in un mondo sghembo, strabico, in bilico.

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