Hugs
E' stata praticata in diversi posti e contesti da un piccolo gruppo di performers in Italia e in particolare a Milano durante la stagione 2014/2015, ma "abbracci" non appartiene realmente a nessuno è una cosa nata dall'umanità per l'umanità e tutti sono invitati a provare questa esperienza. La performance comincia come un normale appuntamento tra due persone, queste scelgono il luogo e il momento d'inizio, una volta iniziato l'abbraccio dura per tutto il tempo necessario, cioè per tutto il tempo in cui i due partecipanti riescono a rimanere abbracciati senza muoversi. Non va vissuto come una sfida, è una posizione meditativa di coppia. Si è insieme, si è interdipendenti, anche la posizione porta all'unità: i due partecipanti si troveranno uno di fronte all'altro nella posizione di danza "prima" con il piede sinistro sopra il destro del compagno. Ad un certo punto capiranno, ascoltandosi l'un l'altro, che è il momento di sciogliere l'abbraccio, nessuno deve forzare nessun altro, una volta sciolto i due si separeranno, ognuno per la propria strada.
"Abbracci" può aver luogo ovunque, ma è stato pensato in maniera particolare per i punti nevralgici delle grandi città, dove un appuntamento senza limiti di tempo è in maggiore contrasto con la frenesia della vita contemporanea e anche perchè questi luoghi sono sempre più spesso teatro di altri, deplorevoli, atti umani.
Questa performance è anche un test delle proprie energie nello spirito di andare a scoprire qualcosa che non sappiamo di noi stessi e degli altri. Non doppiamo arrenderci alla prima difficoltà, al primo segno di fatica, perchè abbiamo bisogno di tutte le nostre energie tutti i giorni per cambiare noi stessi e quindi la realtà.
The performance " Hugs" started from the need of real contact between human beings.
It was practiced in many places and contexts by a small group of performers in Italy and in particular in Milan during the 2014/2015 season, but "Hugs" doesn't belong to anyone, it is from the humanity for the humanity and everybody is invited to try this experience.
It starts just as an appointment between two people, they choose the place and time, then the performance lasts all the time it needs; that is until the two attendees are able to keep embracing without moving. It is not a fight, it is not a competition, it is a meditation position. They are together, they are interdependent, even the position leads them to togetherness, they need each other to keep in balance, because they are in a special position; the two participants have to be in the dance position "first" with the left foot above the right one. They understand, listening to each other, when it's time to stop, no one has to force anyone and then they dissolve the hug and leave the place, each one on his own way.
"Hugs" can take place everywhere, all over the world, but it was designed for the cities mainly because there the spirit of doing a temporal limitless thing is more in contrast with the frenzy of contemporary life and also because these places are more often the target of other despicable human actions.
It is also a test of our energies in the wish to discover something we don't know about ourselves and the others. We shouldn't give up at the first difficulty, at the first sign of fatigue because we need all our strength to change ourselves and then the reality.
"Together we stand, divided we fall"
performers: Francesco D'Amelio and Margherita Dello Sbarba
foto by Gianluca Mazza
video by Giorgio Carella
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