Ostensioni
Santa reliquia o straccio logoro?
Cos’è l’individuo?
Unico, sacro, irripetibile e numero, punto indistinto nella massa, funzionario biologico della specie.
Ostensioni di uomini, sacri sudari dissacrati, appesi ai fili precari del bucato.
Il progetto è uno sguardo nitido, lucido sulla natura umana, sul rapporto con l’altro, sui temi attuali del confronto tra culture, delle migrazioni e in particolare del terrorismo.
Le opere sono realizzate su tessuti di lino e cotone, piegati seguendo l’iconografia dei sudari, i soggetti rappresentati sono visi di individui, il cui aspetto è diverso da un lato all’altro del sudario, metafora della complessità dell’umano.
Morti ammazzati in nome di un dio, corpi coperti da lenzuoli, contabilizzati in bollettini numerici. Si cerca di restituire un nome, una memoria, un vissuto, ma è poca cosa, vana retorica di fronte alla tragica realtà: i morti sono morti.
Le vittime non sono martiri, la cui radice significa testimoni, non sono persone che hanno scelto di sacrificarsi per sostenere un messaggio, un valore, sono vite casualmente spazzate via da una bomba, non ci sono eroi, non c’è libertà di scelta. E si può forse chiamare martire chi non dà valore alla vita, chi sceglie di fare una strage, un’azione il cui fine è la morte di più persone possibili? Bastano l’ignoranza e la follia a comprendere il tempo del terrore?
Gli uomini sono stracci e sacri sudari, ostensioni di vite labili.
Ogni storia è unica e allo stesso tempo già sentita, si sommano vissuti, si confondono i racconti, moltiplicati dai media, dalle celebrazioni, dalle strumentalizzazioni politiche, quest’affanno narrativo genera rumore mediatico, brusio indistinto, diventa difficile cogliere con nitidezza e lucidità le immagini, sono troppo crude e crudeli per essere messe a fuoco: il presente sembra irreale, alieno. Le opere sono ambientate in un paesaggio lunare e asettico, la ghiaia richiama i pixel, il rumore bianco.I sudari sono impronte, “impronte liquide”, così come le esistenze comuni che lasciano tracce e ricordi, destinati a sciogliersi, liquefarsi nell’oblio della storia. La tecnica con cui i sudari sono realizzati si avvale del batick, della cera che argina, del colore liquido, non prevede l’uso del pennello, i soggetti si imprimono sul tessuto a seconda di variabili parzialmente controllabili, con esiti irripetibili e generano uno scarto di materia, come l’essere umano, ogni uomo è espressione dell’ambiente e del dna, le unità che codificano la vita e le caratteristiche dell’individuo sono le stesse, ma si combinano con variazioni imprevedibili.
Ostensioni è un invito ad avvicinarsi all’altro, inteso sia come altro individuo, che come un altro possibile sè, normale o eccezionale che sia, ostensioni è un invito alla conoscenza, allo sviluppo del potenziale umano, al rispetto.
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