Anche la paura è un "atto di fede" !!!

Anche la paura è un "atto di fede" !!!

Grafica Digitale, Sentimento, Religione, Morte, Amore, Computer graphics, 00x00cm
questo è il film che sono andata a vedere ieri pomeriggio pensando che fosse il classico film horror sono andata come sempre con tanta adrenalina come faccio da tutta una vita io amo l'horror i film sono cresciuta guardando l'esorcista e il mitico Dario Argento la vostra Tany vi vuole sorprendere non è solo cose molto romantiche ma ogni di noi ha delle cose nascoste due modi di essere diversi amo il romanticismo e adoro aver i brividi per finzione sempre ...e cosi mi sono trovata in questa incredibile storia tra l'altro veramente accaduto pensate io avevo 3 anni i brividi questa volta non sono stati di una grande risata ma i brividi veri di questa povera famiglia quante ne hanno passate e quante ancora ne passano la mia domanda mi nasce spontanea perché ci sono tanti scettici che non credono nel paranormale chi siamo noi a giudicare queste cose in fondo non eravamo li a fare i più grandi critici di sempre ...abbiamo a che fare con la vita con la morte con la fede è allora perché c'è sempre qualcuno che non ha il cuore libero e non crede ..se vedete questo film lo so direte è solo un film ma credetemi lascia il segno e le foto non solo degli attori ma le persone che hanno vissuto tutto questo mette a dura prova il cuore di tutti ... purtroppo non esiste solo il bene ma anche il male e qualche volta io ne sono convinta si manifesta ..ma con la fede e tanta fiducia nel cuore delle persone tutto si sistema .. io la penso così .. ma come in tutte le cose bisognerebbe viverle di persona e non per sentito dire ...e voi cari amici cosa ne pensate ????? come posso classificare la mia magia spiritualità o religione ...???? quello che so e che non bisognerebbe pensare è impossibile solo perché ci sono cose che ad occhio nudo non vediamo ... il mio è solo un piccolo pensiero ad un grande film che mi ha lasciato il segno...buon week end e grazie di cuore a tutti -!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1


The Conjuring - Il caso Enfield

https://www.youtube.com/watch?v=tK9FIbA6DCc

1977. Durante una seduta spiritica la medium Lorraine Warren prova a entrare in contatto con l'autore della carneficina di Amityville per conoscere le ragioni del suo gesto, ma sul suo percorso soprannaturale imbatte in un demone che assume le sembianze di una suora. Intanto a Enfield, in Gran Bretagna, la famiglia Hodgson, in gravi ristrettezze economiche, vive in una casa in cui si susseguono eventi inspiegabili. La piccola Janet è la più sensibile verso queste presenze, che sembrano rivendicare la proprietà della casa minacciando gli attuali inquilini.
Destinata a divenire la più consistente franchise in campo horror degli ultimi anni, dopo uno spinoff così di successo da generare a sua volta un sequel, The Conjuring giunge all'atteso secondo capitolo. Protagonisti nuovamente i Warren e una casa infestata, nella libera ricostruzione del caso realmente esistito di Einfeld, l'Amityville britannica, uno dei principali casi dei tempi recenti per interesse parapsicologico.
James Wan non teme di ricorrere a ripetizioni e, nell'economia di una serie così strutturata, la cosa ha un senso. Al di là delle evidenti somiglianze sul piano narrativo, The Conjuring - Il caso Enfield diverge in molti punti rispetto al primo episodio. Dove L'evocazione - The Conjuring puntava sopratutto ai picchi orrorifici, mescolando influenze anni Settanta a nuove tecniche audiovideo di spavento, il sequel preferisce lavorare sulla costante inquietudine e provare a riflettere sulle regole del gioco, anziché applicarle nuovamente alla lettera.
I punti in cui The Conjuring - Il caso Enfield non eccelle e non intende eccellere - originalità della trama, accuratezza dell'ambientazione - sono chiaramente ritenuti minori da Wan, fino a rendere scene come quelle sui Warren in America, prima del loro viaggio in UK, ai limiti della goffaggine. O il ricorso a "London Calling" dei Clash, per introdurre la realtà degli Hodgson, uno dei più ovvi e inutilmente chiassosi utilizzi di una colonna sonora che la storia recente ricordi.
A Wan interessa soprattutto giocare con la macchina da presa - instancabile, svolazzante e ubiqua - sul canovaccio più usurato, per cercare un nuovo punto di vista e una nuova forma di sensazione orrorifica. Sebbene gli incubi della lanterna magica, dell'uomo "storto" o di quella che pare una possessione demoniaca ricordino innumerevoli predecessori, la tecnica con cui vengono riproposti riesce, in parte, a infondere loro nuova vita. Fatta eccezione per qualche scivolone nel digitale, Wan si mantiene in equilibrio sul confine del non visibile: "vedere" e accettare una verità soprannaturale diventano una cosa sola, come esemplificato dalla magistrale sequenza in cui Janet sembra posseduta dall'anziano Bill ma la macchina da presa resta su Warren e sul mutamento della sua espressione, anziché sondare l'ignoto.
Peccato che un esito prevedibile e una prolissità ingiustificabile vanifichino buona parte degli sforzi della regia, restituendo al termine di The Conjuring - Il caso Enfield una sensazione di affaticamento da accumulo di segni anziché di autentico terrore o inquietudine. Ma la serie tiene, il pubblico ha quello che vuole e si parla già di uno spinoff dedicato al nuovo villain.


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Commenti 3

Waldemar Dabrowski
8 anni fa
Very interesting...!
Tanya Bartolini
8 anni fa
ma Grazie caro Mauro al di il vero avevo paura di una rivoluzione nella mia pagina ma fino ad ora è andata bene per me è un argomento cosi toccante che la gente si divide in due chi crede e chi no e non c'è nulla fare per me è un mistero pero' non voglio fare come fanno in tanti che mettono due fette di salame negli occhi perché non volgiono credere che esistono questi fenomeni .che sei felice mi hai strappato un sorriso ....Grazie sei grandioso !!!!::)))))))))
Mauro Zucchi
8 anni fa
Mauro Zucchi Pittore
Mi stupisci, ne sono felice ^_^

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