attenti ai ceppi
Pensiamo immagini, parliamo di immagini, ci siamo dentro fino al collo, pc tv smart trasmettono immagini.
Un posto solo di piante, fiori, animali, immagini con colori a contrasti naturali, non preoccupatevi gente è una cosa impossibile, ormai l’uomo si è abituato a tutto, si vede tutto, sappiamo tutto, il coltello delle immagini lo teniamo stretto fra i denti, aspettando un momento dove si vede paura e sgomento, rabbia e follia. Le condizioni del pianeta sono pessime, siamo troppi, cosa succederà quando i ghiacciai si saranno sciolti provocando qualcosa che nessuno osa solo a immaginare.
Saranno le immagini a portarci a tutto questo, comunque sereni ci vorrà ancora del tempo. L’arte celebra la vita, la morte, l’artista in quello che fa provoca immagini, tele sculture disegni performance, cerca far capire ad altri il labirinto del proprio se interiore, assorbe immagini e ne rilascia altre diverse, l’arte giustifica tutto, stranezza bizzarria follia, accompagna pittori fotografi attori a cimentarsi nell’arte del stupire, costi quel che costi.
Andy Warhol disse: nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti, ma io invece penso, chi è nato sfortunato invece la pagherà cara, sono passati 2000 anni, ma ancora oggi ti mettono in croce nella pubblica piazza, oppure ti mozzano il collo con l’aiuto di un ceppo, sempre in piazza, o macellano gente come fosse bestiame, tutto documentato, immagini che corrono dentro il filo di internet.
Google sarà il nostro salvatore oppure é solo il diavolo che sta arrivando, lo interroghi, e lui ti risponde, vuoi teste mozzate, lui te le fa vedere, patiboli artigianali sempre nella pubblica piazza, non ci son problemi, l’arte è follia, l’uomo è pura follia.
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