Unvoiced
Gli autori ragionano sul fatto che il manichino rappresenta un corpo perfetto ripetuto in migliaia di copie, senza identità, senza voce. L'autore vuole creare una situazione irreale di ambivalenza tra il corpo umano e quello inanimato del manichino. La ragazza invece lotta per affermare la propria unicità e si confronta coi modelli proposti.
La modella, fatica a cercare armonie, imita il manichino rischiando di perdere la propria identità, si sovrappone con il manichino, lo abbraccia poi lo scompone con impeto, indicando un conflitto, e se ne separa per sempre.
Serie fotografica di Paolo Bastia e Luca fortini
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