in : vero : simile
Nasce da letture d'infanzia, da libri ritrovati nella libreria e testi scoperti attraverso una ricerca costante della fiaba come specchio del tempo e viaggio attraverso la figura femminile.
Una ricerca estetica, anche se non puramente ed esclusivamente tale, per riportare ai giorni nostri la fiaba, attualizzarla con un gioco foto-grafico che ne estrapoli la valenza simbolica e la forza espressiva, liberandola del sovraccarico contesto d'origine.
in:vero:simile sceglie fiabe dal gusto amaro, notturno ed ambiguo; ruba solo un istante e lo trasforma in immagine evocativa non didascalica.
La “donna inverosimile” è non rassicurata e non rassicurante, e si muove in una sfera in cui il reale – tangibile nelle carni, nei paesaggi o nelle espressioni testuali - sconfina in un mondo in cui la morte aleggia crudelmente e a volte cruentemente.
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