Senza titolo - Untitled
Site specific installation
Palloncini, coltelli laccati, filo in nylon, pannello in forex, dimensioni variabili
More images at the following link http://www.premioceleste.it/opera/ido:387423
Riccardo Schiavon, classe 1986, non si esprime soltanto attraverso l’installazione. Non teme il confronto con i media, dalla grafica alla manipolazioni di immagini attinte dal suadente serbatoio della pop culture contemporanea.
Minacciosa e lievemente inquietante è Senza titolo (2015) un’installazione di palloncini - proprio quelli multicolore che si usano per le feste di compleanno dei bambini - dai quali pendono dei coltelli laccati nero lucido. Come spesso accade, Il gioco tra gli opposti, si rivela essere la dinamica perseguita dall'artista. Anche qui Schiavon fa lo sgambetto allo spettatore, lo provoca, cerca di stanarlo, di suscitare delle reazioni. Probabilmente del tutto inconsapevolmente o per mera finalità estetica, i manici del coltelli sono neri - colore della bandiera del sedicente stato islamico. Una probabile lettura, forse smontabile dall’autore stesso, ma del resto le opere, se riuscite, devono far discutere.
www.riccardoschiavon.com
Palloncini, coltelli laccati, filo in nylon, pannello in forex, dimensioni variabili
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Riccardo Schiavon, classe 1986, non si esprime soltanto attraverso l’installazione. Non teme il confronto con i media, dalla grafica alla manipolazioni di immagini attinte dal suadente serbatoio della pop culture contemporanea.
Minacciosa e lievemente inquietante è Senza titolo (2015) un’installazione di palloncini - proprio quelli multicolore che si usano per le feste di compleanno dei bambini - dai quali pendono dei coltelli laccati nero lucido. Come spesso accade, Il gioco tra gli opposti, si rivela essere la dinamica perseguita dall'artista. Anche qui Schiavon fa lo sgambetto allo spettatore, lo provoca, cerca di stanarlo, di suscitare delle reazioni. Probabilmente del tutto inconsapevolmente o per mera finalità estetica, i manici del coltelli sono neri - colore della bandiera del sedicente stato islamico. Una probabile lettura, forse smontabile dall’autore stesso, ma del resto le opere, se riuscite, devono far discutere.
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