APOCALISSE

APOCALISSE

Cementite, carta igienica e colla vinilica, acrilico e uni posca giallo su tavola MDF, 150 x 100 cm. Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Arezzo, 2016.

Il Caos. Un caos ordinato. Regolato da geometrie latenti. Tre archi rampanti sovrapposti vanno a delineare, rispettivamente, il profilo terrestre, l'arcobaleno e i confusi fenomeni atmosferici, una sequenza crescente di frecce. Al centro, un pavimento a scacchiera conduce a una vecchia porta all'inglese. Accanto, un salice piange sugli orrori dell'umanità. Poi, quattro punti focali. Un primo fulcro individuabile nel pomello della porta, un bersaglio a sinistra, un fuoco d'artificio a destra; in alto, un'eclissi solare sta per raggiungere la totalità. Un ristretto arco di tempo prima della fine. E' il momento di decidere. A te la scelta, se varcare o non varcare la soglia e stagnare nel dubbio perpetuo.
La quantità dei personaggi presenti nell'opera, equivale alla somma dei numeri del bersaglio tradizionale, per un totale di 30. Due coppie di linee intersecano perpendicolarmente protendendosi dall'additar di meraviglia e di condanna: da "Toro Seduto" alla bimba incappucciata; da San Giorgio alla Regina cannibale. Tre storie racchiuse in un'ulteriore struttura invisibile fatta di stelle. Tre costellazioni - Cigno, Lira (o Avvoltoio, per gli arabi) e Aquila - le quali, alle porte dell'estate si congiungono nel cosiddetto "Triangolo Estivo", di cui i punti più luminosi, Deneb, Vega e Altair. Sono inoltre impersonati i sette peccati capitali:
1. Gola - un topo che, appropinquandosi verso un tocco di formaggio, s'imbatte nella trappola fatale. 2. Accidia - un nativo americano cerca alienazione e distensione aspirando dal calumet. 3. Lussuria - una violenza all'inarrivabile amore platonico. Una fecondazione indesiderata; un cactus e un bersaglio costituiscono simbolicamente gli organi riproduttivi, la freccetta e i colpi di fucile, il liquido seminale. 4. Superbia - L'Avvoltoio scruta dall'alto verso il basso la miserabile vita sulla Terra. 5. Ira - la regina è in preda alla rabbia per il rapimento della figlia. 6. Invidia - l'Aquila non sopporta che qualcuno possa prendere il suo posto ed il titolo di "Regina del Cielo". 7. Avarizia - una fanciulla stringe un patto col diavolo pur di possedere l'oggetto del potere e della ricchezza materiale.
La successione degli eventi nella prima storia, al contrario delle altre, avviene in senso antiorario. E' innescata da una scintilla, causa dell'esplosione di un barile di dinamite. Un flash. La Fotografia. Un cacciatore armato di fucile, al primo colpo - come si deduce dal bersaglio - ferisce il Cigno, sua prossima cena; il secondo, sarà il colpo di grazia. Offeso all'ala destra, s'imbatte in uno steccato. Non ha più via di scampo. Non gli resta che gridare il suo canto disperatissimo in richiesta d'aiuto ai suoi coetanei cigni, liberi e indifferenti; per sfociare infine nell'estremo sentimento di rassegnazione. Si tratta della prima strofa de "Il Lago dei Cigni" di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Nella seconda storia, la triste avventura di un ragazzo che contribuirà a portare avanti l'operazione autolesionista e suicida del genere umano. Il fumo. L'inquinamento. In fondo, l'Atomica, in memoria delle peggiori stragi. Il Video. L'inquadratura di una videocamera che riprende le torture a cui è sottoposto incessantemente il nostro pianeta. Chissà mai se qualcuno si ricorderà di noi. C'erano giorni in cui l'unica cosa che avrebbe potuto rendere felice quel ragazzo, sarebbe stata un sospiro di vento per far volare alto il suo adorato aquilone. Giorni in cui non era ancora consapevole delle conseguenze alle quali sarebbe presto andato incontro. L'Avvoltoio conosceva il suo destino. Non aspettava altro che la giusta Morte lo accogliesse nel suo regno, per potersi nutrire delle sue carni indegne.
In vetta al Grand Canyon, intanto, si erge impetuosa una bandiera bianca che domina l'intero scenario in segno di arresa. Perché se ci fosse ancora una possibilità di salvezza, essa giungerebbe solo con Thánatos, il quarto Cavaliere dell'Apocalisse (di Giovanni). In contrasto, San Giorgio scende dal cielo per sconfiggere il Drago, ma stavolta non chiede nulla in cambio (secondo la tradizione, la conversione del popolo al Cristianesimo), in quanto si cimenti in un'impresa impossibile. Il Drago, come il Serpente, rappresenta da sempre il Male. In questo caso, una nube di fumo. La Grafica. Una nube che sembra dileguarsi per tornare al riparo, nella propria caverna alle porte dell'Inferno. In lontananza, due uccelli volano sopra i cumuli. Non sono due gabbiani in fuga, bensì due corvi in arrivo.
La terza, è la storia di una bambina che, cingendosi di una corona, a sua insaputa, maledetta, si trasformò in un mostro. Poteva esprimere quanti più desideri preferiva. Fintantoché un dì, la sete di potere la indusse a desiderare di divenire Regina del Cielo. Ma ogni desiderio sarebbe stato realizzato solo all'inestimabile prezzo della vita di un figlio. Così, una volta impadronitosi della sua anima, lo spirito malvaglio si sarebbe saziato del prodotto del suo corpo. Ma il trono era già presieduto dall'unica vera Regina del Cielo. L'Aquila che strappò il neonato dal seno e dalle fauci della madre. La madre che, nel tentativo di tenerselo appresso, fece cadere la corona che, da quel momento in poi, non avrebbe più ritrovato. Fu allora che ordinò ai suoi fidati arcieri di uccidere l'Aquila. Stramazzata in un bagno di sangue, ora acquisisce le sembianze di una colomba, nella remota speranza di un eterno pacifico riposo. Tre demoni danzano tra le fiamme attorniando la carogna nell'atto di celebrare un rito sacrificale. Ma il Male trionfa solo nel mondo dei vivi. Ebbene... Quale sarà la sorte del lattante? Quale sarà la sorte dell'umanità? Sentirai quel pianto straziante. Accorrerai per capire da dove e da chi proviene. E dinnanzi a cotanta falsa innocenza, sarai in grado di riconoscerti e non potrai che prendertene cura, come ogni essere vivente meriterebbe. Il Purgatorio. In bilico tra la vita e la morte su un'asta sospesa nel vuoto. Puoi salvarti se mantieni l'equilibrio, puoi cadere se lo perdi. Crescendo, la bambina troverà una corona e, attratta dal suo bagliore come una gazza ladra, non esiterà ad appropriarsene e a indossarla.
"Curiosity Might Be Dangerous..." recita la scritta in basso al centro. Un esplicito avvertimento seguito da tre punti di sospensione, come a lasciarti generosamente riflettere prima di fare la tua scelta. La Curiosità ha due facce. Carattere sublime. Reprime l'uomo nelle sue incertezze o lo spinge al rischio. L'uomo è un bambino che si fa la pipì addosso per paura di ciò che non sa gestire. E ciò che più lo intimorisce, in realtà, è se stesso.
A questo punto, è bene chiedersi: "Cosa ci sarà mai aldilà di quella porta?" L'unico punto di fuga (secondo la costruzione prospettica). Forse il Paradiso? Un mondo senza guerra o un'altra amara delusione. O forse il Nulla? L'Ordine. Il Caos. Un caos ordinato. La fine di un inizio. L'inizio della Fine.

Secondo me c'è il muro.

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