il ragazzo con l'orecchino

il ragazzo con l'orecchino

Pittura, Ritratto, Tecnica mista, 80x80x5cm
NERO borotalco


La mia sanguigna attrazione per l'Africa nasce prima dal ritmo africano della danza e più tardi dal ritmo del mio cuore. Ha iniziato a pulsare dentro di me e ad uscire fuori di me incontrollabilmente con lacrime e colori...da qui la ricerca della terra, del calore...attraverso l'uso di sabbie e stoffe naturali per sentire tra le mie mani la materia grossolana e casuale che mi ricollega alla naturale semplicità e densità della Terra Africa.
Poi la mia attenzione si è spostata sul catartico, intimo superamento di quelle strane radici aggrovigliate che l'Africa stava insinuando dentro di me... che se fai entrare è assai difficile trascinarle via ...quello che forse viene spesso chiamato “mal d'Africa”...ci si sente come avvolti e stravolti da una sottile e incomprensibile magia...che inizialmente ti fa rivivere il tuo sentirti libero da sovrastrutture congelate e pallide...ma poi vieni sopraffatto da una insolita inquietudine che ti lascia la sensazione di essere vulnerabile e fragile.
Così i volti africani della mia seconda fase di ricerca sono rappresentati con sguardi teneri o di richiesta di aiuto, o semplicemente indifesi e introiettati per raccogliere tutta la spiritualità e la vaghezza dell'io sofferente...e così quel “nero” dentro di me...l'ho proiettato all'esterno.
Angeli neri,con un alone quasi di borotalco, che profuma di fresco e con sguardo innocente e languido...come “ la ragazza con l'orecchino di perla” di Vermeer, così il riscatto dei miei volti africani...

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