Body’s Contamination

Fotografia Digitale, Figura umana, Tecnica mista, 70x100x4cm
“Body’s Contamination” di Alessandro Risuleo è stato presentato in anteprima all’ultima edizione del MIA Photo Fair di Milano. Inserendosi perfettamente nel percorso di ricerca sul corpo che l’autore ha avviato da diversi anni, mescolando la fotografia ad altre arti e ad altri linguaggi espressivi, l’autore sceglie qui di raccontare la figura umana con una visione originale, concentrandosi solo su alcune parti del corpo “contaminate” dalle pennellate frastagliate e ruvide della vernice utilizzata, per evidenziare linee, sovrapposizioni di arti, volumi.
Il lavoro mostra la volontà di allontanarsi dai canoni della tecnica e della visione contemporanea, che vogliono tutto standardizzato ed estremamente perfetto, per proporre invece una visione differente: il punto nodale del lavoro non è la tecnica, ma l’idea e il messaggio che diventano protagonisti, insieme alla lettura soggettiva che ogni spettatore è in grado di dare.
Va in questo stesso senso la scelta di inserire un elemento in più per creare un legame più intimo tra l’opera e lo spettatore. Grazie alla realtà aumentata e ad una App per iOS e Android chiamata ARtScan e creata ad hoc, scaricabile da smartphone e altri devices (https://itunes.apple.com/it/app/artscan/id725298941?mt=8 e https://play.google.com/store/apps/details?id=it.visual.artscan&hl=it), le opere di Alessandro Risuleo, una volta inquadrate con il proprio smartphone, prendono vita e diventano parte di un’animazione video che racconta altro da quello che si vede a occhio nudo, trasformando lo spettatore in un protagonista (qui un video che ne dimostra il funzionamento: https://vimeo.com/160339974)
Lo scopo di questa scelta stilistica non è la celebrazione delle nuove frontiere della tecnologia né la volontà di privilegiare un effetto scenico e sorprendente; l’obiettivo è creare un’interazione tra creatore, opera e spettatore, è la partecipazione reale di chi osserva al processo creativo.
Chi si trova davanti al lavoro di Alessandro Risuleo diventa infatti - attraverso le sue sensazioni, il suo vissuto, le sue percezioni - parte integrante ed elemento fondamentale nella lettura e nell’interpretazione dell’opera, interagendo in maniera diretta e attiva con un oggetto che dovrebbe essere di per sé “inanimato”: la fotografia.
Unire il concetto del video ad un’immagine fissa è un atto consapevole dell’autore che vuole dare sempre maggior spazio alla creatività e alla libertà dello spettatore, che diventa così soggetto attivo nell’interpretazione dell’azione e entità indipendente nella sua comprensione.
Le sette fotografie che compongono oggi il progetto “Body’s Contamination”, un lavoro in continua evoluzione (Little Doll, Reveal, Wait, Hug, Reverent, Escape, Affliction) sono stampe Fine Art prodotte come pezzi unici. Ogni fotografia è certificata e stampata in un numero limitato di copie firmate in originale. La stampa avviene su carta Fuji Crystal DP II mediante espositore laser Lambda Durst e poi sviluppata tramite procedimento fotochimico. Ogni lavoro così ottenuto è poi montato su una base di alluminio DIBOND e sigillato sotto vetro acrilico extra brillante per conferire profondità e forza espressiva.

“È il corpo il tema che ossessivamente compare come protagonista nelle immagini di Alessandro Risuleo. Un corpo perfetto, una sorta di prototipo, un modello estetico, di forma e proporzioni stabilite. Assimilabile per certi aspetti al canone classico del corpo ideale. Rappresentato per lo più in una condizione astratta, raramente collocato in ambienti riconoscibili e reali, il corpo è opulento, si muove o si espone a luce che ne accentua la sua assolutezza, forma che non racconta di qualche fragilità. Proprio su quel corpo assoluto Alessandro Risuleo inscrive materie altre: quel corpo mima esseri di bronzo o di ferro. Oppure allude a una colonna antica, di marmo chiarissimo. Si fa materia “altra” annullando totalmente la carne di cui è fatto. Fino ad alludere a un organismo perfetto, a metà tra uomo e macchina: dimenticare del tutto il corpo per annullare il tempo che lo rende relativo. Nelle ultime opere Alessandro Risuleo pare non trovi attorno a sé elementi armonici da inscrivere sui suoi corpi. Spesso non più solitari, raccontati in abbracci e contatti con altri corpi, portano sulla loro pelle le tracce di contaminazioni altre. Frammenti di magma cromatico, di materia esplosa, illeggibile nella sua vera sostanza contaminano il corpo “primo” , la sua purezza e perfezione originaria. Dicono, forse, dei disastri di questo nostro tempo e dell’impossibilità di pensare il mondo come ambito perfetto.” Da “Il corpo contaminato” di Giancarla Frare, 2016.

Alessandro Risuleo, classe 1971, ha già ottenuto numerosi riconoscimenti per i suoi lavori ed ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Recentemente ha partecipato alle edizioni 2015 e 2016 del MIA Photo Fair di Milano.

Per ulteriori informazioni: www.alessandrorisuleo.com

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