L’opera è il momento di cristallizzazione di un progetto di equipe condotto da me dal Marzo, all’Agosto 2015, in collaborazione con altri 7 ricercatori ed il supporto di una psicologa. Il progetto si è focalizzato sul trauma individuale, sulla relazione, e sulla particolare funzione resiliente svolta dai rituali di passaggio. L’opera costituisce dunque un assemblaggio di varie tecniche ( pittura, disegno, fotografia, in seguito digitalizzate ed elaborate in un lavoro montaggio) e varie discipline che si traducono in esperienza entrando in forte relazione (psicologia, antropologia, arti performative). È una commistione dei momenti salienti degli atti performativi che hanno dato vita ad un vero proprio rituale della rinascita. L’iconografia, e gli elementi simbolici presenti nell’opera voglio essere un chiaro rimando alla psicologia del profondo, il cui studio, assieme agli approfondimenti di stampo antropologico, ha svolto una funzione centrale nella definizione del metodo. È infatti possibile intravedere sullo sfondo, tra i ritratti dei ricercatori protagonisti, le mappe di studio, create nella fase di costruzione del progetto.
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celeste,
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