Egora
Se nella bellezza classica il concetto di arte e di socialità è rappresentato da tutto ciò che cresce intorno ad un vuoto, che è l’agorà, nel divenire dell’essere è la ricerca dell’ego che rende possibile la nascita del Sé.
Tutto ciò è tanto più profondo e vero se si pensa alla poiesis dell’universo femminile. Le forme del corpo racchiudono il fulcro intorno a cui si celebra l’indistruttibilità dell’anima. Una monade in un percorso amniotico. Eppure l’immagine rimanda ad un apparente afasia che trova la sua massima espressione nello stato sospeso di apnea.
Lo svolgersi della forma intorno al nucleo uterino solido precede lo sviluppo di tutti i sensi e la creazione stessa di ogni relazione umana. La rende indistruttibile e insolubile alle angosce del vuoto esistenziale. Risolve l’infinito oscillare dell’identità femminile intorno ad un giardino segreto dell’amore per sé, in armonia con il mondo.
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