"Testa del Cavallo di Selene"

"Testa del Cavallo di Selene"

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Camilla Ancilotto
8 anni fa
Mobili connubi tra pittura e scultura realizzati con solidi che ruotano sul proprio asse, le sue opere - pensate per una fruizione attiva e dialogica con lo spettatore - sono il frutto di attente riflessioni attorno a tematiche essenziali quali il ritorno al figurativismo pittorico, il recupero della tecnica pittorica tradizionale, il compenetrarsi simbiotico dell’essere umano con il mondo animale e vegetale (motivo che trae spunto da quesiti etico-filosofici sollecitati dalla società contemporanea); tratto caratteristico della sua poetica è il costante riferimento alle testimonianze più alte della pittura europea - in special modo a quella compresa tra il XV e il XVII secolo - e alle narrazioni di carattere mitologico e allegorico riportare da Ovidio nelle sue Metamorfosi.
Camilla Ancilotto
8 anni fa
La Grecia torna a bussare alle porte del Regno Unito e a chiedere indietro i marmi del Partenone, sottratti nel lontano 1804 da lord Thomas Elgin. Questi, all’epoca ambasciatore britannico a Costantinopoli, chiese alle autorità locali il permesso di prelevare dall’Acropoli delle pietre e delle epigrafi, ma, invece di limitarsi a qualche oggetto da collezione, inviò sul luogo una squadra di operai armati di scalpelli, i quali, saliti sul Partenone, cominciarono ad asportare una gran quantità di sculture.
Per anni, la Grecia ha chiesto invano la restituzione dei marmi, sostenendo la tesi che le sculture fossero state esportate con l’inganno e che queste rappresentassero una parte del simbolo nazionale del Paese.

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