Il progetto è un “work in progress”, che attualmente consta di 82 “ritratti dalle mani blu” che formano un muro di 20 metri destinati ad aumentare fino a giungere a un totale di 100 ritratti. Si tratta di ritratti di persone scelte senza distinzione di genere, sesso, etnia ed età, con le mani dipinte di blu poste davanti al volto, formando in tal modo una sorta di “finestra” che lascia intravvedere solo gli occhi e che richiama in modo inequivocabile il burka. Il contrasto che si viene a creare tra il blu delle mani, il colore della pelle e quello degli occhi va interpretato, quindi, come la metafora dell’unicità dell’individuo che, nonostante il burka, il cui scopo è quello di celare ed annullare la personalità di chiunque lo indossi, riesce ugualmente ad emergere e ad irrompere attraverso la forza inequivocabile dello sguardo che non può che rifletterne la personalità.
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celeste,
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