ll tumore al seno devasta il fisico e la mente. Questa immagine nasce dal desiderio di una donna di creare una mappatura del suo dolore prima di cancellarlo del tutto. Una parte significativa della sua vita è stata accompagnata da questo segno, questa cicatrice lasciata dalla malattia che ha sconfitto clinicamente. Accostare questa pelle, divenuta oggetto, al fogliame sofferente è avvicinarla ad un contesto materico che dà la stessa sensazione di superficie ferita ma resistente, tenace. Questa è l'immagine zero di un progetto a 4 mani che coinvolge me e l'artista soggetto della fotografa, che ha deciso di ricorrere alla chirurgia plastica per far sparire il segno tangibile della mastectomia dalla sua pelle, ma prima vuol farne l'oggetto di una sua ricerca coinvolgendo anche il mio occhio nell’osservarla, riabilitando la bruttura estetica, il dolore catartico, in creatività. L’elaborazione interiore della ferita è stata lenta e questo progetto ne costituisce il superamento.
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celeste,
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