Tracce - L'impronta si fa luogo

Tracce - L'impronta si fa luogo

Da semplice funzione protettiva che può rivestire nel mondo animale, è nell’uomo che la pelle diventa un’interfaccia tra esterno e interno, un punto di confine e di passaggio, la via attraverso cui conosciamo ed “esperiamo” il mondo: ad ogni tocco si riceve e si lascia una TRACCIA, nella memoria e nel corpo delle due parti che hanno attivato il contatto.
Ecco quindi che, in Traccia1 e Traccia2, le tracce sulla pelle e della pelle sono rappresentate simbolicamente da materiali in un certo senso affini e da tecniche espressive che la richiamano.
La corteccia è presente come materia con una sua compiutezza formale, ma è anche oggetto di alcuni esperimenti di “frottage”, tecnica espressiva che solitamente impariamo, quasi per gioco, da bambini. È sorprendente scoprire come una superficie, quale la rugosa PELLE dell’albero, possa manifestarsi attraverso un altro materiale, la carta. Ed è la carta a catturare anche la traccia della mano in movimento che cerca di contenere la forma che si sta rivelando.
Ecco quindi che “l’impronta...si fa luogo” e la PELLE ne diventa la protagonista assoluta.

Piace a 13

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login