La pelle dell'architettura di D'ORTA/CIRESOLA

La pelle dell'architettura di D'ORTA/CIRESOLA

LA PELLE DELL’ARCHITETTURA
Il richiamo del tema proposto da SKIN è stato fortissimo per il duo D’ORTA-CIRESOLA proprio nel merito della ricerca che li ha portati a creare sulla “pelle” un’indagine legata non tanto all’Uomo, quanto ai luoghi che esso abita: le architetture.
Carlo D’Orta, come sottolinea Valerio Dehò in un suo saggio critico, ha compreso come la fotografia sia basilare per analizzare la complessità, soprattutto per decomporla in una doppia operazione: destrutturazione dell’emotività dell’immagine e destrutturazione delle stesse in una chiave installativa. Nasce così il progetto (S)Composizioni che nel caso di questo progetto vede le fotografie di architettura di Carlo D’Orta traslitterate da Andrea Ciresola su lastra di acciaio, in seguito tagliata secondo il disegno delle architetture, dipinte con tecnica iperrealista per recuperare la policromia della fotografia (la pelle…), curvate e ricomposte secondo un nuovo schema tridimensionale.
Il progetto documenta le vicende quindi di una tridimensionalità architettonica prima schiacciata e compressa secondo la tecnica fotografica di Carlo D’Orta, poi ridotta ad ulteriore bidimensionalità sulla stampa fotografica prima e sulla lastra di acciaio dopo, ed infine riportata ad una nuova terza dimensione dove il valore della pelle dell’architettura resta inalterato e al contempo vergine.

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