La donna abitata
Chi soffre di fobia sociale ha un elevato quoziente intellettivo, ha più capacità cognitive, è più diligente, incrocia in modo inaspettato idee, informazioni ed esperienze, è più empatico, morale. Insomma, è più creativo e sensibile.
Semplificando, l'intelligenza va di pari passo con la paura del giudizio altrui. Applica agli altri il senso del suo valore. In un mondo che richiede risposte brillanti e immediate, si sabotano con una "condotta di evitamento”.
E’ la necessità di dover fare qualcosa davanti ad altre persone che spesso genera e comporta un innalzamento dell’ansia.
L’ enorme impatto di questa patologia sovente si individua nella paura di un confronto con un gruppo, soprattutto dovuto alla percezione di attribuzioni d’ incapacità o di essere “giudicati in maniera errata” e negativa anche quando questo non avviene.
Nella "pelle delicata" dei malati di SAD si denota la loro sensibilità: la loro capacità di identificarsi nei sentimenti altrui, portandoli a ulteriori disagi e a sentimenti di diversità e rinuncia.
Le paure e le situazioni temute vengono comunque percepite irragionevoli da chi ne soffre, ogni qual volta essi non si trovino in tali condizioni di “stress”, e tale irragionevolezza li conduce ad un alta autocritica che termina con forti auto accuse e rimproveri per non riuscire a contenere il proprio timore ed a fare cose che tutti fanno.
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