Without light

Without light

“Without light” senza luce, così si sente chi si trova ad affrontare i disturbi del comportamento alimentare.
Queste opere sono le prime che compongono il mio libro “Mirrorless”, un percorso visivo nel quale ci si immerge nel dramma dell’anoressia, che porta all’ossessione di controllare il proprio peso corporeo, danneggiando in modo significativo la salute fisica e mentale.
L’anorressia scolpisce segni indelebili sulla pelle a memoria della ricerca spasmodica di amore e accettazione; rappresentazione dei traumi subiti continuano interottamente a parlare.
Perché un volume fotografico? Perché “La fotografia diventa uno specchio di se stessi” dimensione del reale che si approccia all’idea di: chi ero, chi sono e chi posso diventare.
La testimonianza fotografica vuole rappresentare una sorta di guida per chi non riesce a vedere una via di uscita, per chi è ancora lontano dalla consapevolezza e per chi non ha ancora la forza e il coraggio di intraprendere nuove strade.

Le foto sono state realizzate un centro di cura per i disturbi del comportamento alimentare in Basilicata in un periodo di sei mesi, durante il quale ho seguito sei pazienti. Un periodo lungo e arduo, necessario però per cogliere gli aspetti descritti senza urtare la sensibilità degli ospiti della struttura né tradire la loro fiducia.

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