Muro del pianto/moschea Omar

Il mondo arabo in particolare e quello islamico in genere, non si è mai veramente interessato della sorte dei palestinesi. Con l’occupazione della moschea di Omar (sacrificio di Abramo) e di Aqsa (“Ascensione” di Maometto) Israele ha fatto l’errore politico che gli potrà costare la distruzione; ha “islamizzato” il conflitto israelo-palestinese e lo ha allargato a tutto il mondo musulmano. Questo non sembrava drammatico quarant’anni fa, ma con il risveglio del fondamentalismo islamico è diventato un “casus belli”.
L’Islam, al contrario del cristianesimo è una religione politica e deve, attraverso la jihad, tendere continuamente alla conquista del mondo intero. Già non digerisce i riversi che ha subito in Europa, attraverso le guerre di difesa delle nazioni allora legate al Cristianesimo (Spagna, Vienna, Grecia), e, ancora meno, gli ‘interventi aggressivi delle potenze occidentali in Medio Oriente per occupare il petrolio, non potrà mai accettare che il terzo luogo santo dell’ Islam, Gerusalemme, cada in mano agli “infedeli”. L’occupazione dei luoghi santi islamici a Gerusalemme porterà, se Israele non ha la saggezza di restituirli, ineluttabilmente ad una guerra "santa".