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Tutto ha origine da una foto scattata a sè, come momento di scoperta di punti di vista inusuali che solo l’obiettivo di una macchina fotografica riesce a dare. Lo scatto fotografico e la sua elaborazione diventano un momento di introspezione psicologica.
Nei suoi lavori pittorici Serena Francone cerca sempre di riprodurre la realtà con forme realistiche e colori fantastici: il dato figurativo non viene presentato attraverso la resa chiaroscurale, ma con contrasti cromatici che hanno anche l’intento di trasmettere allo spettatore l’energia positiva emanata dall’utilizzo di colori puri.
Nell’opera qua presentata, il dato reale viene stravolto in chiave surreale: i seni sono delle sinuose colline, i capelli un cielo al tramonto, la donna diventa paesaggio.