Il dipinto raffigura una donna che contempla ed è contemplata, a sua volta, dalla luna e dalle stelle. La chioma, che aleggia ormai seducente nel cielo, tradisce il femmineo imbarazzo per la scoperta nudità, lasciando intuire un nuovo cammino di consapevole conquistata libertà. “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139), è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Dopo aver faticosamente attraversato la natural burella che collega l’Inferno alla spiaggia dell’Antipurgatorio, Dante e Virgilio alla fine contemplano, come pura felicità dello sguardo, lo stellato cielo notturno dell’altro emisfero: è un presagio del nuovo cammino di luce e speranza.
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celeste,
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