Invisible
“Invisible” è la ricerca di un timido dialogo introspettivo tra l’artista e quello che lo circonda, seguito da un approccio drammatico e sereno allo stesso tempo, nei confronti di ciò che realmente è visibile e ciò che invece si nasconde dentro di sé e negli altri.
Con quest’ultima opera egli esprime un bisogno di libertà e di verità ancora prigionieri della “forma”, sia fisica che intellettuale, la sua mite ribellione nei confronti dell’omologazione sociale da una parte e la rivalutazione del singolo.
La rete metallica interna è rivestita di iuta in cotone bianca trattata con sostanze indurenti come la resina e la colla vinilica. L’illuminazione è regolabile attraverso un potenziometro che gestisce il led verticale; da questo si diramano le altre nove bocche di luce a loro volta regolabili da tre interruttori esterni che permettono di selezionarne tre alla volta.
La scultura luminosa è dotata inoltre di un interruttore generale a piede
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