Vanity fair

Dall’ icona religiosa a quella di moda, pose e vezzi femminili, ornamenti e accessori che confondono e ridefiniscono il femminile nella forma di madonna mosaicata e preziosissima, di bambola da collezione, di personaggio di fiaba, reginetta di bellezza, modella da copertina…
Il centro del quadro, se pur decentrato è la madonna, la terza donna da sinistra; è appunto dalla riflessione sulla riproduzione dell’immagine sacra avviata con Maria style (opera finalista Studenti 2008) che quest’opera nasce. Riunendo le fila del discorso aperto sull’oggetto religioso con quello costante e mai messo da parte sulla figura femminile, Vanity Fair fotografa gli aspetti più evidenti di donne elevate a madonne, preziose e lucenti, modello da imitazione ma immobili nella loro fissità di statua, pur sempre oggetto, simulacro, feticcio. Sullo sfondo, un drappo posizionato a scenografia provvisoria e precaria, coperto da fiocchi e coccarde rosa che ricordano le nascite delle figlie femmine, i simboli di costumi che si perpetrano e si rinnovano ma che inevitabilmente cambiano (?)