Scandalo alla Galleria dell'Accademia di Firenze

L'opera, sostanzialmente lignea, è costituita da un supporto sul quale sono stati applicati elimenti plastico-architettonici, nuri sbrecciati e impacchettati, archi tre/quattrocenteschi contenenti Barbie siliconate, come statue di apostoli nelle nicchie di una chiesa, a fronte di una statuetta del David di Michelangelo, anch'essa modificata. L'assemblage vuol rappresentare uno spaccato della società contemporanea, in cui al declino della cultura subentra il dominio dell'eros e dei falsi miti. In particolare vuole essere una riflessione, ironica e provocatoria, su quel turismo di massa spesso culturalmente impreparato su ciò che andrà a vedere nei musei delle città d'arte e perciò destinato a una visione superficiale e stereotipata di quei capolavori.