The beauty of the beast

The beauty of the beast

Questo progetto pittorico è costituito da quadri che raffigurano teschi di animali. Ogni quadro ha una sua specifica valenza e affronta tematiche diverse, quasi tutte riconducibili alle pulsioni ed alle paure umane. Maggiore significato viene inoltre dato dalla scelta degli animali, il più delle volte già di per se stessi molto simbolici ed allegorici.
Nonostante ciò il tema comune che risalta più all'occhio è quello della morte. Nella nostra cultura essa è diventata un tabù: sebbene i media ci trasmettano immagini di morte ogni giorno, nella vita quotidiana l'uomo occidentale tende a ignorarla, a nasconderla, a non volerla affrontare, come se così facendo si potesse evitare. Non così si verificava in passato o ancora oggi presso altre popolazioni, come in Messico ad esempio, dove si affronta il tema della morte in maniera quasi festosa.
"The cold white light" è il quadro della serie che più rappresenta il concetto di morte, vista come una sorta di luce bianca, fredda, che ti penetra dentro e ti avvolge nella sua circolarità. Il teschio, che sembrerebbe l'elemento più negativo, non è scelto a caso ed è ciò che invece porta speranza: è infatti il teschio di un cervo, animale simbolo di rigenerazione vitale, associato al simbolismo del sole e della luce e che quindi in questo quadro trasforma l'idea di morte in una rinascita, rendendoci "immortali" in questo eterno ciclo naturale di vita-morte.
Certo ridurre il progetto a questo unico tema sarebbe riduttivo, "Maybe it's only us" ad esempio tratta anche un altro tema spinoso, quello del male, così come "Lykos". Anche in questo caso entrambi i quadri sono ambigui perchè lo spettatore è portato a pensare che il male sia rappresentato dai teschi degli animali, rispettivamente un caprone ed un lupo, quando invece questi si trasformano in figure positive attraverso i titoli, rivelando che il male è da ricercare solo in noi stessi. "Hysteria" e "I'm paranoid of people" sono rappresentazioni di pulsioni e stati d'animo negativi, mentre "The dreamstealer" è una specie di acchiappasogni al contrario, come se in un mondo dove poco da sognare è rimasto, l'acchiappasogni rimanga costituito solo dalla parte che tradizionalmente contiene gli incubi.
Da notare infine che il titolo dell'intero progetto è scelto apposta per mantenere l'ambiguità che ricorre in tutti i quadri; assume valenza negativa solo se si guarda superficialmente i lavori, senza comprenderne il vero significato.

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Commenti 2

Anna Cirillo
9 anni fa
Anna Cirillo Artista
Grazie Vittorio!!! :)
Vittorio Pasotti
9 anni fa
Interessante...e molto ben dipinto. Ciao, ben tornata, Vittorio.

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