Put in

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Il profilo continuo del duce, manipolato, ridotto a un giocattolo sessuale e prodotto con quel materiale che, nel corso dei secoli, ha contraddistinto il desiderio monumentale e di memoria della cultura egemone: il marmo. La dissacrazione che si compie è duplice, da un lato una figura di potere del Novecento, capace di scuotere, è restituita alla sua umanità freudiana, figura chiaramente fallica e facile da maneggiare, dall’altro relegata a un contesto domestico, della sfera privata, del luogo chiuso.
Così facendo il potente torna alla sua dimensione d’origine, quella meramente umana che tutti ci accomuna.

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