Le nuvole dentro - collettiva "IN SEDE - 25 artisti per luoghi non comuni" Torino
Questa volta è stata fatta una scelta decisamente più avventurosa e originale, perché si è pensato di proporre le opere dei giovani in un contesto particolarmente significativo, e precisamente nel palazzo dove ci sono gli uffici in cui si lavora per lorganizzazione dellattività culturale, vale a dire nella sede stessa della Divisione Servizi Culturali in via San Francesco da Paola a Torino. L'operazione è interessante perché si tratta di un luogo ovviamente molto frequentato, ma con caratteristiche architettoniche non specificamente adatte per una mostra concepita con criteri normali. Attraverso un'attenta ricognizione si sono individuati gli spazi utilizzabili che comprendono l'androne, le scale, le sovrapporte, gli atrii e i corridoi del piano terreno e degli altri quattro piani, e anche gli ascensori e la facciata.
Ciascuno degli artisti invitati, in tutto venticinque, ha studiato con attenzione lo spazio dove collocare i propri lavori, e in molti casi sono state realizzate installazioni site specific. Il risultato complessivo è per certi versi sorprendente, e dimostra che la vitalità dell'arte doggi può emergere, a volte, con maggior efficacia quando è obbligata a confrontarsi con la fluida fenomenologia del quotidiano, invece di essere messa in scena nelle più agevoli situazioni dei circuiti specialistici. In genere i visitatori che vanno a vedere un'esposizione, ci vanno apposta e sanno cosa li attende, mentre in questo caso la maggior parte della gente si trova davanti a qualcosa di imprevisto che suscita la loro curiosità, e dunque le reazioni possono essere molto variegate. Le opere si presentano ai loro occhi in modo inaspettato.[...] Insomma questa mostra ha valenze caleidoscopiche e si articola attraverso un percorso pieno di stimolanti suggestioni estetiche.
Francesco Poli (curatore)
Domenico Pannoli presenta nell'atrio del secondo piano l'installazione luminosa "Le nuvole dentro". Una sottile linea luminosa (che si staglia morbida contro la maglia ortogonale di un soffitto ligneo settecentesco) descrive una nuvola dal profilo di donna. Un intervento leggero, etereo, poetico, con il quale l'artista esprime la necessità dell'uomo contemporaneo di liberare le proprie emozioni e i propri sogni spesso alloggiate in strutture fisiche e mentali rigide.
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