Bozzetto in scala 1:2 per un Monumento "ALLE VITTIME DELL'ACCANIMENTO TERAPEUTICO"
se qualcosa non avesse funzionato, di certo ne saremmo informati.
Da "Il cittadino ignoto", W. H. Hauden
L'accanimento terapeutico consiste nell'esecuzione di trattamenti di documentata inefficacia in relazione all'obiettivo, a cui si aggiunga la presenza di un rischio elevato e/o una particolare gravosità per il paziente con un'ulteriore sofferenza, in cui l'eccezionalità dei mezzi adoperati risulti chiaramente sproporzionata agli obiettivi della condizione specifica.
Col termine "diritto di morire" s'intende la libertà etica e la conseguente possibilità giuridica concessa da parte delle istituzioni, per ogni individuo, di commettere suicidio o sottoporsi ad eutanasia volontaria.
Il possesso d'un tale diritto viene spesso inteso nel senso che ad una persona con una malattia terminale dovrebbe essere permesso di scegliere liberamente se continuare a vivere o, se rifiutasse il prolungamento del trattamento di cura, d'esser aiutata a morire tramite suicidio assistito; è, in tal caso, la libertà di scegliere di non prolungare oltre le proprie sofferenze, quando ritenute andare oltre alla propria personale dignità umana, una richiesta di morte dignitosa mantenendo un senso di controllo.
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