giardino

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L’installazione fa esplicito riferimento ai giardini di Pantelleria, ma anche al baglio siciliano e alle aie di varie regioni d’Italia, o ai cortili dei riad del Maghreb e alle orangerie in cui è presente un albero (agrume, vite, fico, noce, palma…) sempre protetto dai venti e riscaldato dalla struttura che lo circonda che trattiene il calore solare durante il giorno per rilasciarlo di notte.
Tutti esempi in cui l’uomo ha dimostrato la capacità di ascolto e comprensione del linguaggio della Natura riuscendo a stabilire con essa un rapporto empatico, un dialogo. Tanto da rappresentare l’esatta direzione contraria dell’invasione e deturpazione della città.
L’ installazione ha un valore metaforico (il ciclo vitale della natura e la sua energia) ed un messaggio che incita alla preservazione della Natura, al suo rispetto, al rispetto di se stessi e della proprio identità culturale.
Materiali.
• Struttura portante e pannelli in legno per le sue caratteristiche (lavorazione, facilità di montaggio, predisposizione alla pittura, resistenza e qualità estetiche).
• Pianta di agrumi (come nel caso del giardino pantesco) o canna da zucchero per le sue alte proprietà di rilasciare ossigeno e per le sue caratteristiche in materia di lavorazione ed eco-compatibilità.
• Terriccio….
• Colore: è preferibile un pattern in cui il nero sia prevalente, per la sua capacità di assorbire e rilasciare calore.
Dimensioni: da un minimo di 2,5 metri (larghezza, lunghezza) 2,5 (altezza) ad un massimo di 7 m. x 5 m.
È preferibile prevedere la possibilità di percorrere il “giardino” al suo interno. L’intervento deve essere in stretta relazione con il luogo in cui potrebbe essere realizzato pertanto le sue dimensioni, la pianta, la scelta del pattern possono variare, anche in relazione ad una collocazione in interno o in esterno.

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Commenti 2

Andrea Ciresola
9 anni fa
Andrea Ciresola Artista
Davvero interessante! Bravo...
Nanouk Reicht
9 anni fa
Nanouk Reicht Art lover
Bello !

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