Bitch

L’opera presentata gioca con la tradizione pittorica “musealizzata” dei maestri del passato con un intervento che presume a tutti gli effetti quello di Warhol sulla Monna Lisa leonardesca o sulla Venere botticelliana. Un tentativo di vitalizzare l’arte intesa come linguaggio universale, che con gli strumenti dell’ironia e della provocazione possa far comunicare la cultura “alta” con quella alla portata di tutti. L'opera, o meglio il gioco, intolato "Bitch" consiste in una “fumettizzazione” della scena che ritrae le ipostasi "Amore sacro e Amor Profano" di Tiziano. La stampa è incorniciata e protetta da vetro sul quale sono stati applicati baloon adesivi. La presenza della cornice, ricca e importante nelle sue sfumature argento-dorate, che immaginiamo arricchire la parete di una rifinita alcova, ha la funzione di enfatizzare il rovesciamento tra fruizione “colta” e fruizione “pop” che avviene con l’accostamento del fumetto.