Il volto di Maria
Nel realizzare l’opera in oggetto, l’interpretazione personale, ha avuto un ruolo fondamentale, guidandomi vero il risultato finale.
Ho voluto, infatti, affiancare il ruolo e l’immagine della madonna, a quello della donna attuale, moderna, contemporanea, pur rimanendo nella classicità interpretativa.
Tralascio volutamente, in questa breve presentazione, gli evidenti risvolti sociali, lasciando questo aspetto, alla sensibilità ed all’interpretazione dell’osservatore.
La sfida (non so se vinta oppure no) è stata appunto quella di rimanere ancorato ai dogmi della interpretazione classica del volto di Maria, introducendo però elementi contemporanei e, in un qualche modo, provocatori.
Ecco quindi il vezzo tipicamente femminile dell’orecchino, in un look più contestuale dove, il vestito a fiori, che traspare sotto il velo, supporta una immagine più contemporanea e ricercata.
Anche e soprattutto il volto, ha dovuto pertanto allinearsi a questa impostazione; lo testimonia il disegno curato di sopracciglia e bocca, quasi ci fosse un filo di trucco.
Questa forzatura/provocazione, viene riportata all'interno dei binari classici rappresentativi, dall'espressione serena e rassicurante che traspare dal volto di una donna che vuole anche essere la mamma e la guida spirituale di tutti noi.
In tutta onestà non so se tutte queste considerazioni o implicazioni teologiche, traspaiono dall'opera; quello che mi interessava esprimere era appunto contestualizzare l’immagine classica de “Il volto di Maria”
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