Un giorno farò dipingere tutto

Il cortometraggio – sospendendo il racconto in uno spazio senza tempo – affronta il tema della della crisi di identità dell'uomo e dell'ambiente in un contesto spaziale in cui, volutamente, la bellezza inarrivabile del paesaggio è deturpata dall’incuria dell’uomo, responsabile del degrado di edifici tanto belli quanto abbandonati all’erosione degli elementi naturali.
Due sconosciuti, incontrandosi sul filo di una causalità ispirata dal bisogno inconscio di unire le proprie solitudini, raccontano, sullo sfondo dei resti di un antico mulino delle saline di Marsala, i loro momenti di sconforto, le loro sfide impossibili, la crisi, in apparenza irreversibile, di ogni residua speranza.
Attraverso gli appunti del loro viaggio esistenziale, ora più radi, ora più densi, ricercano risposte nella memoria e nel presente.
Il valore centrale è quello del coraggio, spinta della persona che può cambiarne la struttura ed il modo di relazionarsi col mondo.
Da una parte un sopravvissuto all'elettroshock, dall'altra un uomo che ha appena perduto il suo
lavoro, intorno lo spettacolo della natura che dovremmo proteggere e di cui ci dimentichiamo vagando nelle pieghe dei nostri abissi interiori.
L'unica opportunità di riscatto non può che derivare dalla capacità della persona, eterno valore universale, di trovare risposte dentro di sé, anche quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, coniugando nel quotidiano le sue migliori attitudini per migliorare il mondo che la circonda: l'ottimismo incrollabile, il coraggio, la passione, la fantasia, la leggerezza, la cooperazione e il senso di responsabilità sociale. Per continuare a vivere guardando al bene comune come irrinunciabile priorità, senza smettere di coltivare i propri sogni, magari chiedendo aiuto a Dylan Dog per difenderci dai meravigliosi abissi del quotidiano.

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Commenti 2

Vittorio Pasotti
8 anni fa
Video bello e profondo....mi chiedo perché non ha vinto nulla?...i miei complimenti anche se inutili e anche in grande ritardo.
Chiedo scusa...e comunque é con piacere che apprezzo questo ottimo lavoro. Grazie, Vittorio.
marcello saladino
9 anni fa
Bellissimo e struggente. In un contesto naturale impareggiabile la bellezza dell'ambiente sembra entrare in irrimediabile contrasto con le vicende umane dei protagonisti, intrise di profonda disperazione. Il finale é meraviglioso ed apre alla speranza. Interessanti le soluzioni narrative incentrate sulle giovanissime comparse. Attore consumato il cocker spaniel bianconero che accompagna uno dei due protagonisti. Niente é lasciato al caso e tutto funziona trasmettendo un senso di non comune gusto per l'immagine e per i suoni selezionati con attenzione e sapienza. Memorabile la scena iniziale con le formiche al lavoro a tempo di rock. Davvero un piccolo gioiello di cui sentiremo parlare

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