To stay afloat - Altar II
Il lavoro proposto è una riflessione sul momento in cui si entra in relazione con una memoria dimenticata.
Il meccanismo che si aziona in seguito all'assimilazione di quel particolare ricordo è paragonabile al movimento che compie un sub quando torna in superficie dopo un'immersione: egli, privo dell'attrezzatura che gli permette di respirare artificialmente, torna a prendere fiato.
Allo stesso modo ognuno di noi affronta un viaggio, da dentro a fuori, alla ricerca di quella consapevolezza che è raggiunta solo dopo aver scavato a fondo nella propria anima ed essere infine tornati in superficie. Di nuovo.
La memoria ci permette di riemergere dalle nostre profondità e di stare a galla.
"Per stare a galla" è parte di una serie di lavori denominati Altari.
L'altare è inteso come luogo di introspezione in cui noi stessi ci poniamo di fronte alla verità che ci contraddistingue, luogo in cui l'anima umana riflette su di sé e luogo in cui condurre quella indispensabile ricerca di conoscenza che ci permette di progredire.
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