L'opera è composta da fogli di carta, pagine accostate e sovrapposte fino a formare una stratificazione circolare di appunti, note grafiche con richiami fotografici. Pigmenti, grafite, inchiostri, colle inducono a un percorso di fonti provenienti da un passato che si rigenera nel presente. L'idea di un tracciato tortuoso ripercorre le fonti frammentate dell'esistere. Il presente generato da pezzi o resti di una memoria, fragile proprio perché tale, esprime il concetto di indagine nei processi mentali della memoria, la creazione e l'interazione tra l'essere umano e la sua storia. L'archivio è il bagaglio di immagini che il nostro cervello accumula, passa attraverso la coscienza infantile fino a rigenerarsi in quello che siamo, con un ritmo e una cadenza che si consuma. Il ritmo, la gradualità dello scorrere del tempo è misurata dai cicli del movimento di qualunque azione quotidiana. E' un tempo sentito come geologico: le superfici di carta che si sovrappongono, i segni e i pigmenti improvvisi segnano le venature fino a rendere attuale il corso del tempo stesso. La manipolazione di carta meglio di ogni altra materia allude alla temporalità: luogo in cui la mano cerca attentamente di tracciare uno spazio dove tutto è possibile.
News
celeste,
Commenti 2
Inserisci commento