Feel What I Feel

Feel What I Feel

“Feel What I feel” nasce nel 2014, sono stati utilizzati pezzi del proprio corredo personale donato dalla madre nel 2011. Nella realizzazione del pezzo “Bed” sono state coinvolte numerose persone per la durata di due mesi ed utilizzati circa 200.000 spilli.
La sua ricerca dimostra un particolare interesse nei confronti dei concetti di appartenenza e di identità culturale, che nelle installazioni vengono analizzate e osservate nell'interazione con un oggetto/soggetto, modificandolo ed innescando un processo di mutamento, attraverso il quale è possibile rileggere l’oggetto in questione e dando allo spettatore una molteplicità di interpretazioni e la possibilità d’interagire, mettendo in discussione le percezioni di comprensione comuni.

Parte della ricerca trova interesse nelle ricamatrici di Santa Caterina Villarmosa, provincia siciliana nota per la grande tradizione nell'arte del ricamo. Tale tradizione contiene/appartiene ad una categoria culturale ben definita.
Per la realizzazione del pezzo “Bed” l'artista ha pubblicato una open call rivolta a tutti, spiegando le necessità nella costruzione del lavoro, ed invitando i volontari nel suo studio. Circa 50 tra donne ed uomini si sono alternati in momenti differenti, alcuni ha potuto incontrarli, osservarli e documentarli.


Ha dedicato gran parte del suo lavoro di ricerca sul concetto di appartenenza e di identità culturale, osservarsi in quanto donna, in quanto straniera, lontana dalla propria culla le ha permesso di vedere oltre i propri limiti culturali.


“Parlare di identità culturale è un discorso piuttosto ampio e ben diverso dal concetto di identità in genere, identità culturale mette in discussione moltissimi elementi come il posto, il genere, razza, nazionalità, orientamento sessuale, credo religioso, etnicità.....
La cultura non è qualcosa che gli individui posseggono, piuttosto è un processo sociale in cui gli individui partecipano innescando un processo di mutamento.”

L'opera è stata installata all'interno dello spazio XL presso Farm Cultural Park di Favara in occasione del quinto anniversario.

L'installazione è composta da:
"Bed", 190x160 cm, copriletto in cotone ricamato, 200.000 spilli, 2 cuscini, vibratore;
30 fotografie 7x5cm, stampa fine art su carta canson baryta;
1 fotografia 30x40cm, stampa fine art su carta canson baryta;
33 disegni, 15x21cm, inchiostro su carta;

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