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Testo critico di Dott.ssa Elena Gollini:
"La ricerca di Karina Sechi parte dalla fotografía per approdare alle potenzialità espressive della Digital Art. Per lei la Digital Art è un’arte caleidoscópica, che trova la sua esplicazione di universo mentali articolati.
Tramite astrazione figurata ed effetti virtuali mira a trovare un’unione simbolica tra realtà e idealità trasportando il fruitore nel suo poético e fantástico universo emozionale. La pittura digitale diventa il suo medium privilegiato per evidenziare la condiciones esistenziale attuale. Come una moderna simbolista analiza e scandaglia i fenomeni percettivi in un’atmosfera visionaria, che tramite le innovative tecnologie plasma nuove realtà dimensionali. L’arte digitale è vista come galassia cósmica di forme, figure, soggetti in continua metamorfosi e constante divenire di trasformazione, che le consente di aprire una finestra affacciata su mondi misteriosi e interagire con essi, tramite strumenti alternativi e non convenzionali. Osservare i suoi lavori è como un esercizio di percezione sensoriale, un’esplosione avvincente di confini spazio-temporali dove l’essere si fonde con la materia circostante di contorno e genera quasi un tutt’uno compositivo. La modellazione delle forme digitali avvolge ipnoticamente lo spettatore, collocandolo dentro una sorta di “limbo contemplativo” frutto di quell’esperienza estética ed estatica, che conduce alla percezione esistenziale più recettiva. La Sechi sperimenta i nuovi strumenti dell’arte con la consapevolezza di creare un nuovo linguaggio comunicativo, assolutamente libero da schemi, preconcetti e non influenzato da correnti del passato né del presente, per ricavarsi una propia peculiare ed exclusiva “nicchia operativa”. La sua arte è manifestazione ed espressione del futuro raccontato e realizzato a colpi di pixel, anziché di penello o di scalpello, mediante il computer grafico e l’utilizzo di metodologie di stampa rivoluzionarie. Il suo merito, congiunto alla consolidata abilità técnica e alla férvida fantasia ideativa e progettuale, è di aver trovato una profonda coerenza tra rappresentazione e mezzo di comunicazione, riuscendo a valicare e superare i confini del conosciuto, per addentrarsi in territorio d’indagine ancora sconosciuti e assumendo le sembianze di moderno Ulisse. I soggetti delle opere sono inseriti in uno spazio senza tempo, indefinito, che acquista la valenza di metáfora della conoscenza dell’uomo e della ricerca esistenziale. La Sechi dialoga con l’immaginario collettivo tra ilusionismo mágico e idealismo estético e propone tante realtà interpretative diversificate, rese possibili dall’applicazione tecnológica. Questa dimensione dell’arte e del pensiero le permette di recuperare quello stesso stimolo spirituale, che mosse gli antichi di época ancestrale a indagare nuovo formule e codici espressivi, aprendo un barco d’accesso verso orizonti applicativi, non ancora scoperti e mai esplorati. A tale importante compito assunto dall’arte, la Sechi riesce perfettamente ad adempiere."
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