Habitus plurale (il santo protettore dei pensieri persi)

Habitus plurale (il santo protettore dei pensieri persi)

Performance, Libertà, 60x180x40cm
Pensieri. Pensieri che nascono, si sviluppano, muoiono. Qualche volta si concretizzano. Spesso invece restano sospesi, non trovano corpo né forma, continuando a fluttuare, a girovagare, finché non trovano qualcuno che li raccolga e sappia farne buon uso. I pensieri sono come capelli. Crescono, compiono il loro ciclo vitale, invecchiano… cadono e se ne vanno a spasso senza una meta.
I pensieri sono parte di noi: come i capelli, i peli, le unghie; si evolvono nel nostro corpo, vanno seguiti, curati, accuditi. Il rischio della “calvizie” della ragione è dietro l’angolo.
Per fortuna a raccogliere riflessioni, idee, aforismi volati via dalle nostre teste c’è il santo protettore dei pensieri persi. Ironicamente (e simbolicamente) vestito con un abito di capelli umani intessuti, a rappresentare la loro caducità, il santo raccoglie i pensieri di tutti e li declama pubblicamente, salvandoli dalla dispersione, restituendo loro la voce. Gli astanti sono chiamati a partecipare direttamente all’opera. Chiunque può scrivere pensieri e gettarli nel cumulo di fogli accartocciati o può raccogliere il pensiero di qualcun altro, offrendolo al chierico, unica figura intermedia tra il santo e i suoi fedeli.


Opera realizzata con Eracle Dartizio.

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Commenti 2

Nanouk Reicht
9 anni fa
Nanouk Reicht Art lover
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Daniël Stragier
9 anni fa
Buon lavoro

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