Habitus plurale (il santo protettore dei pensieri persi)
I pensieri sono parte di noi: come i capelli, i peli, le unghie; si evolvono nel nostro corpo, vanno seguiti, curati, accuditi. Il rischio della “calvizie” della ragione è dietro l’angolo.
Per fortuna a raccogliere riflessioni, idee, aforismi volati via dalle nostre teste c’è il santo protettore dei pensieri persi. Ironicamente (e simbolicamente) vestito con un abito di capelli umani intessuti, a rappresentare la loro caducità, il santo raccoglie i pensieri di tutti e li declama pubblicamente, salvandoli dalla dispersione, restituendo loro la voce. Gli astanti sono chiamati a partecipare direttamente all’opera. Chiunque può scrivere pensieri e gettarli nel cumulo di fogli accartocciati o può raccogliere il pensiero di qualcun altro, offrendolo al chierico, unica figura intermedia tra il santo e i suoi fedeli.
Opera realizzata con Eracle Dartizio.
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