Don't cross crime scene
Per una città in cui i parcheggi sono un problema molto sentito la presenza dell'Accademia di Belle Arti si pone come una involontaria soluzione. Certo non parliamo di un parcheggio per automobili, ma di persone, di uomini. Da anni l'attitudine dei giovani "artisti" si ripropone in un anno sabbatico involontario, evidentemente bisognosa di una pausa materiale. È necessario che prima delle istituzioni cambino le persone, il loro modo di considerare ciò che fanno. Questo è un attentato per tutti i frequentanti dell'Accademia di Belle Arti che vogliono diventare o sono artisti, per chiunque abbia intenzione di varcare la soglia che conduce alle aule, per chiunque desideri ricevere un insegnamento. Chiudere definitivamente l'Accademia è l'unica soluzione possibile, ma anche la meno probabile, meglio sarebbe chiudere lasciando aperto l'anno accademico, permettendo ad ogni studente di testimoniare con il suo passaggio il misfatto di cui è complice. Trasformare l'Accademia di Belle Arti in un mausoleo, permettendo ogni attività, ma con le restrizioni che un dedalo di nastri delimitatori (don't cross crime scene) conferisce al suo normale svolgimento.
L'arte uccide l'arte!Accorrete, tutti!
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