bon voyage mon ami
Perché questo progetto?
Perché in un momento di grande ansietà culturale e di crisi enorme , di globalizzazione di valori oltre che di merce, ecco che, come finiti in un grande calderone: l’umano viaggiatore.
Anche egli viene considerato logistica.
Merce da inviare in giro con spedizioni organizzate last minute o navi crociera multistrati , per finire in resort lussuose in Africa, dove solo fuori a poche centinaia di metri, la gente vive con una ciotola di riso. Ma questo non lo saprai mai.
Viaggiare non arricchisce più, non porta più alcuna conoscenza diversa. Non abbiamo più bisogno di imparare per migliorare, le cose, stanno bene così come sono. Allora l’unico vero grande viaggiatore rimasto è chi sfida e si affida alla sorte, chi non accettando la guerra nel suo paese decide di andare via, attraversando altri paesi in guerra, giungendo davanti al Mediterraneo in cerca di qualcosa. A questo ultimo grande viaggiatore va tutta la mia stima e il mio più caloroso e fraterno augurio di “Buon viaggio amico”.
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