FRANGAR NO, FLECTAR

FRANGAR NO, FLECTAR

Pittura, Virtù, Viaggi, Natura, Emozione, 216x69x1cm
L'albero come allegoria dell'essere umano. Il sacco di juta "usato" come allegoria del viaggio nella vita. Il triangolo come entità minima del tutto: dell'albero e quindi dell'uomo ma anche del cielo e della terra, che si fondono e sono partecipi del viaggio dell'uomo sulla terra; ma anche il triangolo come elemento geometrico spigoloso quanto le avversità della vita e come indicatore di direzione. Tre alberi per illustrare tre modi di affrontare la vita, per indicare il sapersi adattare ed il piegarsi di chi nella vita non può concedersi il lusso di spezzarsi: da qui la rielaborazione del celebre verso latino, spostando la virgola rispetto all'originale (FRANGAR, NO FLECTAR - mi spezzo ma non mi piego) il significato della frase cambia (FRANGAR NO, FLECTAR - non mi spezzo, mi piego). Il primo albero (Sacco01#allegoria1) ha i rami piegati ed indica una particolare capacità di adattamento: è l'allegoria dell'uomo che riesce a mantenersi forte e saldo sui suoi principi (infatti il tronco è retto) e scende a compromessi che non turbano sino in fondo il suo essere. Il secondo albero (Sacco02#allegoria1) è l'allegoria dell'uomo che deve negare se stesso, dell'uomo piegato dalla vita (ed infatti il tronco ossia la struttura portante dell'albero è vistosamente piegato). Il terzo albero (Sacco03#allegoria1) è l'allegoria dell'uomo che non ha bisogno di piegarsi e che riesce ad adattarsi senza dover modificare la sua essenza più intima (ed infatti cresce retto e senza visibili deformazioni).

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