Si accende l'istante, mi riempio di voce
Ma chiudendo gli occhi, solo in un’ istante si può percepire non più la persona, bensì quel turbinoso movimento di azioni che la compongono, vortice di fatti passati o che ancora devono accadere, di pensieri colorati , che si fondono insieme, diretti verso l’alto, come per farsi notare da quello sguardo che prima non poteva vederli.
Diviso tra quello che è l’assenza riflessa di tutte le sfumature e la "gabbia dorata" in cui nasce inconsapevole, l’uomo è solo, unico responsabile del suo destino.
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