desert joke

siamo sempre più abituati a percepire il mondo circostante attraverso filtri tecnologici, smartphone, tablet, tv, computer. Le immagini reali della nostra epoca si stanno trasformando in simulacri virtuali fatti di pixel, bit, dati. Il progetto nasce con lo scopo di aprire una riflessione su questa dolce perdita di contatto con la realtà e con la sua concretezza proiettandoci in dimensioni conoscitive certo più ampie ma anche più approssimative.
Le immagini sono riprodotte fedelmente sul supporto ma parte della loro superficie viene trasformata, attraverso l’uso di mattoncini Lego, in una sorta di processo di pixelizzazione, generando un’interferenza nella comprensione dell’oggetto che però non ne impedisce la corretta lettura, semplicemente segna una linea invisibile che si pone in equilibrio al confine tra riconoscimento e totale alterazione, tra reale conoscenza del mondo e superficiale osservazione.