Installazione, Piante, 300x400x100cm
Opera realizzata con Roberto Pugliese. Cavi elettrici s’inerpicano, si arrampicano sulle pareti seguendo un andamento non casuale, ma definito da un attento studio sulla crescita dell’edera. Linee nere che disegnano sul bianco dell’intonaco forme organiche, rami da cui sbocciano insoliti fiori: speakers conici di varie dimensioni. Da alcuni di questi singolari boccioli emana un tappeto sonoro predefinito che fa da sottofondo all’improvvisazione acustica, determinata invece dalla presenza antropica. Ogni rumore è captato da una serie di microfoni, campionato in real time da un software realizzato ad hoc, e restituito attraverso i diffusori. Voci, passi, movimenti, sono la linfa dell’installazione. Dal parassita tecnologico si genera una sonorità totalmente sintetica che crea tuttavia l’illusione di un’ambientazione naturale. Un viaggio psicoacustico, in cui nulla resta immobile, tutto si trasforma in un inarrestabile ed estemporaneo processo metamorfico. Un’esperienza che attraverso la sollecitazione multisensoriale e lo stimolo percettivo mette in relazione l’uomo e la tecnologia, ipotizzando una pacifica coesistenza tra i due elementi e un’ibridazione ecosostenibile, rafforzata dall’utilizzo di materiali riciclati.
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celeste,
Commenti 23
Capolavoro...
:)
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