"GUARDAMI!"(ho male di te, ho male di me)
Non traspare nulla sul suo volto e nelle sue azioni, è macchina perfetta e fredda, idilliaca apparenza del distacco. Ma ha una pena celata e nascosta dentro di se, zavorra che la tira giù, la incatena stretta al fondo.
Dentro c'è la bestia, e scalpita, e divora tutto quello che c'è di buono, non si sazia mai, vuole di più, vuole sempre. Si agita convulsa ma muta, logora senza proferire suono, e non riconosce più la quiete, la pace. I giorni son penosi, le notti atroci.
Le parole sentimentali evaporando fanno troppo male, crede solo nella dipendenza fisica e placa in lui la bestia che è in se. Ingoia, butta giù, e nutre la bestia che è dentro di se.
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