Death

Death

L’opera fa parte di un ciclo di lavori dove affronto il tema della vita in relazione al tempo. In particolare al contrasto tra un momento rappresentato e l’evoluzione di esso nel tempo. La fotografia o la pittura ci aiuta a consolidare un momento, ma cosa ne è di quello che è rappresentato? Che cosa resta? La materia organica di cui siamo fatti subisce un inevitabile degrado nel tempo. In quest’opera, ho fissato l’immagine della morte su un supporto costituito da resina biodegradabile e pigmento disciolto. Una volta solida, l’ho strappata dal supporto facendo si che restassero impresse due immagini. L’immagine fotografica utilizzata è stata autoprodotta. L’opera è quindi costituita da una pelle “organica”, ovvero la resina biodegradabile , e da una parte inorganica, cioè il pannello dove rimane fissata l’immagine. Come il corpo rappresentato nell’immagine, subirà un degrado, così la resina biodegradabile andrà via a perdersi fino a scomparire. La parte che rimarrà indelebile, sarà l’impronta della figura sul pannello. Quest’immagine, non rappresenta solamente il momento della morte. Rappresenta la nostra parte intangibile, quello che siamo stati e che non può più essere cancellato dal tempo. Sarà mio compito documentare fotograficamente e periodicamente il mutamento dell’opera.

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