io, noi.

Io, la visione che ognuno di noi ha delle cose, intima, soggettiva, la più antica perché unica da sempre.
Filtrata dalle nostre esperienze, dal nostro carattere, dalla nostra formazione.
Noi, la visione collettiva delle cose, filtrata dai social network, dai blog , dai motori di ricerca.
Ed è su questo filtro che ho voluto soffermarmi, proponendo l’interpretazione di una serie di parole/concetti che trovo centrali in questo periodo che stiamo vivendo, elencando i risultati in immagini che Google propone.
Le ricerche sono state fatte nell’ultima settimana (tra l’11 e il 16 maggio).
Ci riconosciamo nei risultati proposti?
E’ giusto pensare che gli algoritmi che stanno alla base dei motori di ricerca riescano a produrre una verità universalmente riconosciuta e accettata?
Internet è di sicuro una fonte inesauribile di sapere, ma siamo davvero capaci di cercare e di formare quindi una nostra cultura attraverso la rete?
O ci accontentiamo dei primi risultati che ci vengono proposti, di ciò che è a portata di mano, credendo che sia l’unica verità?

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